La sigaretta elettronica, sta diventando sempre più popolare tra i giovane i giovanissimi e, secondo uno studio americano pubblicato su Pediatrics, sta aumentando di conseguenza il numero di adolescenti con il vizio del fumo.
La sigaretta elettronica fu inventata circa 60 anni fa e brevettata per la prima volta nel 1963 dallo statunitense Herbert Gilbert; solo in seguito, precisamente 40 anni dopo, un farmacista cinese sfruttò l’ idea per creare un prodotto da porre sul mercato.
L’ idea di base è molto semplice: si scalda, attraverso una resistenza, del liquido aromatizzato composto da glicerina vegetale e glicole propilenico e ne si inala il vapore formato.
Oggi il mercato delle e-Cig è vastissimo e sono molte le case produttrici. Le
sigarette elettroniche sono molto meno dannose di quelle tradizionali: infatti evitando la combustione non apportano al fumo sostanze nocive al nostro organismo quali catrame e monossido di carbonio. Comunque la principale fonte di danno presente nei vaporizzatori personali è la presenza di nicotina, sostanza velenosa che crea dipendenza psichica e fisica, presente all’interno della maggior parte delle sigarette e dei liquidi. La e-Cig nasce per aiutare a smettere di fumare ma il suo utilizzo soprattutto tra i giovani compresi tra i 12 e i 17 anni ha sortito l’effetto opposto, rendendoli dipendenti. Per tutelare la salute degli adolescenti, lo Stato Italiano vieta la vendita delle sigarette elettroniche ai minori di diciotto anni.
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Lilli Nicolosi

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